Mese dell'ETH Singapore
Il Mese dell'ETH di Singapore riunisce studenti laureati di diverse discipline e università per affrontare le sfide sociali e ambientali contemporanee. Il workshop, intitolato "Il futuro della società urbana", si concentra sui processi di urbanizzazione globale in vista degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, intesi come un moderno contratto sociale che necessita di strategie di attuazione. Mettendo in primo piano il ruolo del design (e del design thinking) come piattaforma per il lavoro multi, inter e transdisciplinare, gli studenti si confrontano con i cosiddetti "wicked problems" su scala globale.
Parole chiave
Descrizione del corso
Descrizione del progetto
Ispirato dalla "Critical Thinking Initiative" del Politecnico di Zurigo e in particolare dal successo della "Settimana ETH", il Mese ETH di Singapore riunisce un gruppo di studenti laureati provenienti da diverse discipline e università per affrontare le sfide sociali e ambientali contemporanee. Il workshop, intitolato "Il futuro della società urbana", si concentra sui processi di urbanizzazione globale in vista degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, intesi come un moderno contratto sociale che necessita di strategie di attuazione.
Mettendo in primo piano il ruolo del design (e del design thinking) come piattaforma per il lavoro multi, inter e transdisciplinare, gli studenti si confrontano con i cosiddetti "wicked problems" (problemi malvagi) - per prendere in prestito un'espressione introdotta dai teorici del design Horst Rittel e Melvin Webber all'inizio degli anni Settanta. Ai gruppi di studenti viene chiesto di mettere in campo la loro immaginazione e le rispettive conoscenze disciplinari per sviluppare approcci per trasferire le scoperte scientifiche e tecniche relative alle sfide della società in proposte applicabili. Passando dalla scienza e dalla tecnologia alla prototipazione, alla politica e alla pratica, il quadro educativo mira a promuovere un pensiero autocritico e una posizione etica nei confronti della società in generale, attraverso il dialogo e l'interazione ludica.
L'approccio didattico è caratterizzato da cinque temi di input che gli studenti sono chiamati ad affrontare simultaneamente: a) uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite che mette in primo piano una particolare sfida globale; b) modelli di governance che sollevano la questione della politica e dell'organizzazione della società attraverso noti giochi da tavolo (scacchi, go, monopolio, domino e tarocchi); c) un particolare testo teorico e critico che consente di collocare il lavoro all'interno della storia delle idee; d) una specifica tecnica di modellazione o prototipazione che affronta l'importanza del "fare" all'interno del "pensiero" del design (ad es.g., taglio laser, stampa 3D, scanner a nuvola di punti, occhiali per la realtà virtuale, pacchetti software open source o tecnologie di controllo remoto dei droni); e) un determinato contesto fisico e culturale entro il quale radicare il lavoro in situ, ossia la specificità del luogo.
Mentre i temi di input mirano a colmare i presunti divari tra teoria e pratica, tra generale e specifico, tra astratto e concreto, l'output del lavoro comprende tre componenti semplici: un'installazione espositiva, una presentazione verbale di 20 minuti e un album di schizzi che documenta il processo. Agli studenti viene chiesto di presentare i loro risultati a ospiti invitati del mondo accademico e delle agenzie pubbliche durante una discussione finale di revisione del lavoro.
Il workshop si svolge al di fuori dei confini di un ambiente familiare, ovvero l'ambiente di ricerca di Singapore, nel Sud-Est asiatico. 48 studenti - provenienti da 7 università che coprono 16 discipline - sono chiamati a lavorare in un atelier di design in 8 gruppi multidisciplinari di 6 studenti ciascuno. Le lezioni e i seminari del mattino introducono gli studenti a questioni particolari riguardanti il futuro della società urbana (cambiamenti demografici, disuguaglianze, migrazioni, salute umana, degrado ambientale, effetti delle isole di calore, emissioni di gas serra, gestione dei rifiuti, trasporti, accesso alle risorse, povertà, governance, ecc.) I pomeriggi sono dedicati al lavoro di progettazione in piccoli gruppi che affrontano uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Una volta alla settimana, il programma è completato da una visita in loco in un luogo particolare, con discussioni con le agenzie governative.